Il primo incidente (mortale) dell’auto “a guida autonoma” sarebbe stato causato da un errore del conducente: verità tecnica o contraddizione in termini?

Il primo incidente (mortale) dell’auto “a guida autonoma” sarebbe stato causato da un errore del conducente: verità tecnica o contraddizione in termini?
30 Ottobre 2017: Il primo incidente (mortale) dell’auto “a guida autonoma” sarebbe stato causato da un errore del conducente: verità tecnica o contraddizione in termini? 30 Ottobre 2017

Sarà sfuggita a pochi la notizia del primo incidente accaduto ad un’auto dotata di un “sistema di guida autonoma”, avvenuto in Florida nel maggio dello scorso anno.

Da un lato la curiosità per le auto “senza pilota”, in grado di rilevare l'ambiente circostante e di viaggiare senza intervento umano, è davvero grandissima e dall’altro si è trattato di un incidente nel quale, purtroppo, ha perso la vita l’unica persona che viaggiava a bordo di quel veicolo.

A poco più di un anno di distanza, è stato da poco pubblicato il rapporto del National Transport Safety Board statunitense, che ha assolto i sistemi di guida dell’auto, attribuendo la responsabilità dell’incidente al suo “conducente”.

Per comprendere le ragioni di questa affermazione, apparentemente contraddittoria, è bene premettere la dinamica dell’incidente, raffigurata nel grafico allegato.

L’incidente è stato, in realtà, causato dal conducente di un autocarro proveniente dalla direzione opposta a quella dell’auto, che ha svoltato a sinistra, per immettersi in una strada laterale, così omettendole la precedenza e tagliandole la strada.

Tuttavia, il sistema di guida dell’auto non ha percepito questa manovra e non ha azionato il sistema frenante, ciò che avrebbe consentito di evitare l’urto, facendo proseguire la corsa del veicolo come nulla fosse.

L’indagine condotta dall’ente americano ha appurato che la telecamera del sistema di guida non ha riconosciuto l’autocarro, di colore chiaro, scambiandolo per una porzione di cielo e, conseguentemente, il radar di bordo ha escluso pericoli.

Questo mancato riconoscimento è stato dovuto al fatto che il sistema è perfettamente in grado di identificare il retro degli altri veicoli, ma non sempre riesce a dare altrettanto con le loro fiancate.

Colpa della “macchina” pertanto?

Non è così, perché a quel punto avrebbe dovuto intervenire il suo “conducente”, che invece si era completamente (ma imprudentemente) affidato alla tecnologia di guida della vettura, com’è dimostrato dal fatto che nei 37 minuti precedenti l’urto aveva interagito con i suoi sistemi di guida solo per pochi secondi…

Insomma, non sembra che, almeno sino a questo momento, si possa parlare di guida “autonoma”, ma solo di guida “assistita”, tale però da indurre un affidamento eccessivo, e perciò pericoloso da parte di colui che, a questo punto, siamo incerti se chiamare “passeggero” o “conducente”…

 

Altre notizie